Organizzazione di eventi interculturali a scuola
GRUPPO TOOLBOX
Gruppo 1 – attività che coinvolgono tutta la scuola
DESTINATARI
tutti gli studenti della scuola
PARTNER DEL PROGETTO
genitori, associazioni che rappresentano minoranze nella comunità
COMPETENZE INTERCULTURALI
- valorizzare/rispettare gli altri esseri umani
- valorizzare/rispettare le differenze e diversità culturali
- empatia e decentramento
- consapevolezza e conoscenza di se stessi
- approccio multiprospettico
- competenze linguistiche e capacità comunicative
- capacità di ascolto e osservazione
- conoscenza e comprensione delle altre culture
- conoscenza e comprensione della cultura in generale
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
- aiutare gli studenti a rispondere in modo proattivo a comportamenti razzisti e discriminatori
- riconoscere la normalità della diversità
TEMPO
Durante l’intero anno scolastico – gli eventi dovrebbero essere preferibilmente organizzati in occasione di giorni di celebrazioni europee o internazionali, ad esempio la Giornata Europea delle Lingue (26 settembre), la Giornata del Dialogo Interculturale promossa da EFIL European Federation for Intercultural Learning (ultimo giovedì di settembre), la Giornata Internazionale della Pace (21 settembre), la Giornata Internazionale del Volontariato (5 dicembre), la Festa dell’Europa (9 maggio), il “World Day for Cultural Diversity for Dialogue and Development” (21 maggio),…
Le Giornate Internazionali dell’ONU: http://www.un.org/en/sections/observances/international-days/
ISTRUZIONI
Gli insegnanti programmano e svolgono delle attività in classe in determinati momenti dell’anno. I risultati di queste attività vengono illustrati agli eventi interculturali a cui partecipano tutta la scuola, i genitori e le comunità. Queste attività hanno l’obiettivo di promuovere il valore della diversità e affrontare i temi della discriminazione.
Le attività in classe coinvolgono, quando possibile, i genitori che sono invitati a condividere aneddoti, linguaggi, stili, cibi, musiche e altri aspetti della propria cultura. I genitori possono raccontare storie di vita e le loro esperienze di migrazione che possono essere spunto di riflessione e di paragoni con le storie contemporanee. È importante evitare di sottolineare che tutte le persone all’interno del gruppo potrebbero aver avuto storie e motivi simili per aver migrato da un paese all’altro.
Queste attività possono essere una condivisione di storie individuali e familiari: gli studenti possono ascoltare e intervistare gli uni con gli altri e sviluppare interesse e apprezzamento per le esperienze altrui.
Studenti con culture diverse possono portare la loro esperienza, prospettiva geografica, storica e altri argomenti. Avvenimenti politici e temi di attualità possono essere affrontati in classe.
Un’attività può essere chiedere agli studenti di fare delle ricerche su una specifica etnia e decidere insieme come rappresentarla.
Un’altra attività può essere chiedere agli studenti di creare cartelli per la classe e la scuola in altre lingue.
Domande che gli insegnanti possono porsi per inserire l’apprendimento culturale all’interno del programma curricolare.
- Gli studenti della mia classe come descriverebbero la propria etnia?
- Quanti lingue madri sono parlate nella mia classe?
- Quali religioni sono praticate nella mia classe?
- Quali prospettive considero come insegnante quando insegno?
- Quali immagini sono esposte sui muri della mia classe?
- Quanti genitori ho consultato per la preparazione del programma di studi?
- Chi ha scritto i libri che io uso? Dove sono “ambientati”? Di chi descrivono le vite?
- Chi interagisce durante la lezione? Come posso stimolare coloro che non interagiscono?
- Ci sono stati episodi di razzismo o bullismo nell’ambiente scolastico? Come li ho affrontati?
- Cosa ho fatto per migliorare il senso di appartenenza alla classe dei miei studenti?
Domande per riflettere su un evento interculturale
- Quest’evento è una celebrazione o iniziativa singola oppure fa parte di un lavoro interculturale in corso?
- Abbiamo fatto resistenza alla rappresentazione della diversità o all’introduzione di qualcosa di nuovo ed esotico? È la normalità della diversità rappresentata in questo evento?
- Come è stato rappresentato l’ambiente scolastico in questo evento?
- L’alterità è stata evitata?
- Abbiamo coinvolto le minoranze nel processo organizzativo?
- Gli studenti sono stati aiutati a rappresentare la complessità delle loro vite?
- Come si è comportata la dirigenza scolastica per favorire la buona riuscita dell’evento?
- In che modo questo evento ha coinvolto l’intera scuola?
- Come sono stati informati di questo evento i professori? Da chi lo hanno saputo?
SUGGERIMENTI
Evitare di mettere uno studente nella posizione di dover rappresentare un intero gruppo: questo approccio non riflette la molteplicità di identità e di esperienze diverse che si possono trovare all’interno di un gruppo accomunato da qualcosa.
Non usare stereotipi; ad esempio parlare dell’Africa come un solo paese.
Coinvolgere i genitori: invitarli a partecipare alle attività con un ruolo attivo e non solo di spettatori dei figli.
Fornire cartellini con i nomi ad ogni partecipante all’evento.
Se l’evento prevede un momento di consumazione di cibo, scrivete un cartellino per ogni cibo indicando se è vegetariano, vegano, ecc.
Gli insegnanti con origini e culture diverse dalla maggioranza dovrebbero assumere un ruolo di guida nell’organizzazione, dato l’alto livello di consapevolezza che dovrebbero avere sulla questione.
FONTI
Thérèse Hegarty & Aoife Titley, 2013, Intercultural Events in Schools and Colleges of Education
http://www.diceproject.ie/wp-content/uploads/2013/10/InterculturalEventsinSchoolsandColleges.pdf