Organizzare un ritiro interculturale
GRUPPO TOOLBOX
Gruppo 1 – attività che coinvolgono tutta la scuola
DESTINATARI
un gruppo multiculturale* di studenti dell’ultimo anno insieme a un gruppo di studenti stranieri che stanno facendo uno scambio (15+5)
*multiculturale in questo caso non significa necessariamente di origini etniche differenti. Può essere un gruppo di studenti dello stesso Istituto scolastico ma frequentanti indirizzi diversi
PARTNER DEL PROGETTO
La scuola, 2 rappresentanti di Intercultura
COMPETENZE INTERCULTURALI
- valorizzare/rispettare gli altri esseri umani
- valorizzare/rispettare le differenze e diversità culturali
- tolleranza
- empatia e decentramento
- flessibilità e capacità di adattamento
- consapevolezza e conoscenza di se stessi
- approccio multiprospettico
- capacità di ascolto e osservazione
- conoscenza e comprensione della cultura in generale
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
L’obiettivo di questo ritrovo è far sperimentare agli studenti un’esperienza che li porterà a pensare a se stessi in relazione alla diversità e al mondo in cui vivono.
TEMPO
2 giorni e mezzo
ISTRUZIONI
Giorno 1 (pomeriggio): dedicato a rompere il ghiaccio, cominciare a conoscersi, definire delle regole, condividere i propri interessi, passioni.
Giorno 2: dedicato alla presentazione di ciascun partecipante con metodi diversi (racconti di storie, disegni, …) sottolineando le caratteristiche positive e uniche della loro personalità, a scrivere ognuno il proprio Kasala (una forma di auto-celebrazione) e leggerlo al pubblico, esplorare i gruppi etnici e culturali di cui i partecipanti fanno parte e come questi hanno influenzato la loro personalità, superando gli stereotipi che possono emergere.
Giorno 3 (mezza giornata): dedicato a riflettere su quali siano le condizioni necessarie per convivere pacificamente, sottolineare la responsabilità di ciascuno come promotore attivo di cambiamento.
SUGGERIMENTI
Promuovere la partecipazione volontaria all’evento; gli studenti stranieri individuati dovrebbero avere una buona padronanza della lingua e una positiva integrazione nell’ambiente scolastico e comunitario.
È preferibile che l’attività si svolga in un contesto lontano da quello familiare e scolastico, come ad esempio un ostello.
Concedere del tempo libero la sera per bilanciare le giornate piene di attività impegnative al livello emotivo e cognitivo.
FONTI
Per altre informazioni sulla tecnica Kasala:
- Kasala as a tool (in francese): http://echoscommunication.org/2016/01/05/outils-kasala/
- Jean Kabuta explaining the Kasala (sottotitolato in inglese): http://www.shamengo.com/en/pioneer/94-jean-kabuta